Bocconi, le quote di genere stanno cambiando la società

lella golfoLe quote di genere nei consigli di amministrazione stanno cambiando la qualità dei livelli apicali delle società: aumenta la formazione, diminuisce l’età media, diminuiscono le donne che siedono in consiglio solo perché fanno parte della proprietà. Inoltre, sono di meno i membri che ’accumulano’ poltrone.

Lo certifica l’università Bocconi che ha studiato la nuova situazione all’interno di consigli e collegi sindacali dopo la legge Golfo – Mosca del 2011, con il progetto “Women mean business and economic growth”. Il progetto, finanziato dall’Unione europea, e sponsorizzato dal dipartimento delle Pari opportunità della presidenza del Consiglio è partito a ottobre e i primi risultati sono stati presentati a Roma nell’ambito del semestre europeo a presidenza italiana.

La legge Golfo-Mosca (dal nome delle prime firmatarie, la prima Lella, non ricandidata da FI e la seconda, Alessia, Pd, neo europarlamentare) ha introdotto una quota di rappresentanza dei due generi: gradualmente fino a un terzo a quello meno rappresentato (femminile), all’interno dei cda e dei collegi sindacali delle società quotate in borsa e di quelle a partecipazione pubblica.

La norma è transitoria e decade dopo tre rinnovi, quindi fino al 2021, per coloro che hanno rinnovato l’anno scorso e al 2022 per quelli che lo fanno quest’anno.

Già al primo rinnovo si possono vedere alcuni effetti, il più scontato è che al 30 giugno la presenza di donne nei Cda delle quotate è salita al 21,95%. Era attorno al 7% prima dell’approvazione della legge. Hanno rinnovato però solo il 35% del totale, quindi gli effetti maggiori devono ancora farsi sentire.

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