Capodanno, italiane rapite in Siria, arriva il video
Arriva il giorno di Capodanno un video delle due cooperanti italiane rapite in Siria qualche mese fa. Il video, dapprima reso inattendibile, adesso risulta reale.
È Greta a leggere il testo in inglese evidentemente preparato dai sequestratori, Vanessa tiene in mano un foglietto strappato da un quaderno a quadretti con la scritta «17-12-14 Wednesday»: «Siamo Greta Ramelli e Vanessa Marzullo. Supplichiamo il nostro governo e i loro mediatori di riportarci a casa prima di Natale. Siamo in grande pericolo e possiamo essere uccise.
Il nostro governo ed i mediatori sono responsabili delle nostre vite». Filmato «attendibile» per gli analisti che escludono il fotomontaggio ma nutrono dubbi sulla veridicità della data. È possibile che sia stato girato prima oppure in epoca molto più recente e che in realtà l’indicazione del giorno sia un segnale convenuto con chi sta negoziando. Poche ore dopo la diffusione del filmato su YouTube, un esponente del Fronte Al Nusra, formazione qaedista che risulta in contrapposizione con l’Isis, rilancia: «È vero, abbiamo le due donne italiane perché il loro Paese sostiene tutti gli attacchi contro di noi in Siria».
Rivendicazione ritenuta «non attendibile» e vissuta come una sorta di interferenza. Secondo le indicazioni fornite dai mediatori le ragazze dovrebbero infatti essere nelle mani del Free Syrian Army, l’Esercito Siriano Libero, e non si esclude che altri gruppi stiano tentando di inserirsi nel negoziato. Sono molto le polemiche e, forse inopportune in questa fase. Molti ritengono le ragazze responsabili del loro rapimento e, nullo dovrebbe essere l’intervento dello Stato Italiano.