Consumismo: serve davvero tutto ciò che desideriamo?
Parlare di consumo nell’epoca attuale comporta accezioni differenti. Tre i livelli di attenzione: 1) passione ossessiva e di forte consumo; 2) consapevolezza di avere, secondo proprie necessità ; 3) impossibilità economica e, quindi scarso bisogno al consumo.
Tutto questo va ad incastrarsi in una società moderna segnata dalla passione divoratrice di avere ed essere. Più hai, più sei. Non esiste una differenziazione per target o, tipologie umane. Chiunque desidera.
Partiamo sin dalle fasce più piccole, dai 15-20 anni in su; tutto è legato all’esibizionismo personale, alla ricerca spasmodica di avere e, su come avere. Questo comporta anche dei rischi, quante volte si è letto, sentito, di atteggiamenti poco onorevoli, pur di avere “easy moneyâ€.
Non aiuta sicuramente l’esposizione aberrante dei vari social network, dove l’invasività delle foto, del manifestarsi, produce una forte competizione. “Io devo avere la tua stessa immagine o, meglio, devo essere più di teâ€.
Questo è il focus principale che caratterizza le giovani generazioni. Oggi l’immagine ha reso un contributo importante al mondo del consumo, non più l’essenziale, ma oltre. Arrivando molto spesso a stati di omologazione, tout court.
Si arriva ad una fascia generazionale intermedia, dove il posizionamento è importante. Nella sfera sociale devi essere riconosciuto, ciò comporta l’acquisizione di uno status – anche economico – che ti consenta di essere libero di possedere.
Terminiamo con la fascia generazionale adulta, dove il posizionamento si è ormai consolidato. Si vivrà di ciò che si è costruito.