La Donna nel mondo arabo? Più al centro rispetto all’Occidente

Valentina Paolini

Valentina Paolini

(di Valentina Paolini) La Donna è al centro del mondo arabo più di quanto lo si immagini, e talvolta anche più che in Occidente, dove al centro, oramai troppo spesso, vi è il corpo, con le sue nudità e il suo lasciarsi andare in mercificazione gratuita e spiattellata ad ogni cartellone pubblicitario o giro di canale televisivo. Un valzer di continua provocazione sessuale, stimoli che inducono al desiderio più recondito e animalesco, e poca rivelazione di quanto sia importante la mente e l’intelligenza di un essere femminile.

Non posso dire che sia così per ogni donna italiana. Non posso dire che sia così per i paesi arabo-cristiani che ho amato e in cui ho vissuto. Dove la propria fidanzata o la propria moglie vengono venerate e considerate ancora “matrone”, così come un tempo era nella bella e “maledetta” Sicilia.

La verità raccontata sui libri e mandata in onda da alcune televisioni europee e americane, non è vicina nemmeno alla lontana alla quotidianità araba di paesi come il Libano, o la Giordania, o gli Emirati.

Parlare delle donna in riferimento al velo o al velo integrale è riduttivo, e non educativo. In proporzione al grado di istruzione e alfabetizzazione di una città o di un paese, la donna assume ruoli di grandissima importanza e potere, mai assoggettata alla società, influente e carismatica, gestisce spesso ruoli di altissimo livello, e la parità dei sessi non è necessario anelarla.

Valentina Polini è scrittrice, blogger e profonda conoscitrice del mondo arabo.

Rispondi