India, 68/o anniversario dell’indipendenza nazionale: la violenza sulle donne al centro del discorso di Narendra Modi
L’orrore degli stupri, la tragedia dei feticidi di bambine ancora nel ventre e la vergogna della mancanza di gabinetti in molte case indiane hanno caratterizzato in chiave fortemente sociale il discorso che il premier indiano Narendra Modi ha pronunciato a New Delhi in occasione della celebrazione del 68/o anniversario dell’indipendenza nazionale.
Argomento centrale è stata la spinosa questione della violenza contro le donne, Modi non ha esitato a sostenere che “la Nazione sprofonda in una enorme vergogna ogni volta che avviene uno stupro”. È’ necessario, ha sottolineato, “uno sforzo educativo da parte delle famiglie” nei confronti dei figli maschi, al rispetto dell’altro sesso. Soffermandosi quindi sul preoccupante squilibrio nel rapporto fra uomini e donne in India, il premier si è di nuovo rivolto alle famiglie, chiedendo loro “di non sacrificare le figlie femmine” ed ai medici di “non farsi mai complici di feticidio”.
Infine, Modi ha affrontato la questione della mancanza di gabinetti in molte case indiane. “Vi sembrerà inopportuno che io parli di questo tema dal Forte Rosso nel giorno dell’indipendenza – ha osservato – ma non si può più sopportare che in molti villaggi indiani bambine e donne anziane debbano attendere il buio per poter uscire e poter potersi liberare, non avendo un gabinetto in casa”.