Internet, tutti possiamo scegliere chi essere nel mondo della rete
Il virtuale seppur oltrepassandolo, nasce e si sviluppa dal reale, anche quando si tratta di identità personale. Ognuno in rete si presenta per ciò che è, nessun fraintendimento, se non l’accentuazione di se stessi. L’identità digitale è figlia della comunicazione estetica post-moderna. E per sapere, del tuo “Sé 2.0â€, basta andare nei motori di ricerca, per capire ogni cosa di te.
Le tue immagini, le notizie che ti riguardano, i profili nei vari social ed, altro ancora. Così, tu, ti presenti al mondo globale; rete libera ed accessibile a chiunque. I vari social network hanno quasi interamente annullato la linea di confine fra la vita online e la vita offline, portando il nome “reale†al centro della dinamica online, e realizzando il definitivo mescolarsi delle due realtà che, ora tendono a sovrapporsi e a confondersi. Ma è facile capire l’identità offline. Nessun cittadino del mondo, si rivela diverso da ciò che è nella vita reale.
Facebook, in particolare, ha realizzato il principale segno di cambiamento, non solo nell’ambito dell’identità intesa come “il Séâ€, ma anche a livello del concetto di gusto e di consumo. L’identità viene caratterizzata dai gusti e dalle preferenze – “mi piaceâ€- sia in termini di costruzione identitaria, sia come strumento di mass marketing.
Tutti possiamo scegliere chi essere nel mondo della rete, in modo arbitrario e talvolta mistificato, ma saremo sempre identificabili nei nostri comportamenti. Sarà poi l’approdo nel mondo offline, nel condurci in dinamiche sociali, relazionali ed associative più lineari, dove l’interazione umana non potrà più essere controllata da un account, piuttosto che un blogger.
Il risultato è la realizzazione di un processo sociale che sembra collettivo, ma in realtà è soltanto individuale. Si accresce in questo modo la propria personalità , basata proprio sull’individualismo reso dal consenso. Quindi, le identità digitali non sono altro che le credenziali appartenenti a ciascun Internauta.