Iran, condannata a morte a 14 anni per aver ucciso il suo aguzzino
A 14 anni Razieh Ibrahimi è stata costretta a sposarsi. A 15 ha avuto un figlio. A 17 ha ucciso il consorte dopo anni di abusi fisici e psicologici.
Ora è stata condannata a morte In un paese, l’Iran, dove una bambina può essere condannata alla pena di morte a partire dai 9 anni (i maschietti “solo†dai 15 anni in su), ed è già corsa contro il tempo per salvare Razieh. Human Rights Watch si è mobilitata e ha lanciato un appello per bloccare l’esecuzione e l’avvocato della donna ha chiesto l’annullamento del processo.