Iran, multe salate e frustate per chi porta a spasso fido
In ossequio alla tradizione islamica che lo considera immondo, l’Iran torna a prendere di mira il cane come animale da compagnia. E al parlamento di Teheran circola una nuova bozza di legge che commina decine di frustate e multe salatissime per chi ne acquista uno o addirittura si limita a portare a spasso il proprio amico a quattro zampe.
Lo segnala il sito dell’emittente panaraba Al Arabiya precisando che una una trentina di parlamentari iraniani ha presentato una proposta di legge che prevede 74 frustrate e multe dai 300 ai 3.000 dollari (equivalenti a circa dieci stipendi) a chiunque compri o conduca in luoghi pubblici un cane, una scimmia o altri animali domestici. La stessa punizione sarà inflitta a chi organizza corse cinofile utilizzando i media.
Nonostante la tradizione islamica ostile, la presenza di cani in case e strade iraniana pare in crescita. I conservatori considerano questa moda una deprecabile concessione agli stili di vita occidentali a cui la Repubblica degli ayatollah si oppone per fondati motivi ideologici e geopolitici. I gatti invece, amati da Maometto come attestato dal Corano, godono di migliore considerazione in Iran e altri paesi islamici, dove la loro indipendenza e fierezza viene contrapposta alla servile ubbidienza dei cani.