L’Italia resta in recessione
L’Italia resta in recessione. Nel terzo trimestre del 2014 il Pil cala dello 0,1% dopo il -0,2% fatto registrare nel periodo aprile-giugno e la variazione nulla nei primi tre mesi dell’anno. Ancora più pesate il dato sullo stesso periodo del 2013: -0,4%. A fine settembre, dunque, la variazione acquisita per l’anno è pari a -0,3%. Con il dato di oggi si allunga la serie negativa dell’economia italiana che ormai non cresce più da 13 trimestri, oltre tre anni: l’ultima dato positivo, infatti, risale al secondo trimestre del 2011.
Nel dettaglio, il calo congiunturale registrato dal Pil nel terzo trimestre è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in agricoltura e industria e di un aumento nei servizi. Dal lato della domanda: contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) parzialmente compensato da quello positivo della componente estera netta. Il terzo trimestre del 2014 ha avuto quattro giornate lavorative in più del trimestre precedente e lo stesso numero rispetto al terzo trimestre del 2013.