Moas: la nave privata per il soccorso ai migranti
Regina Catrambone, imprenditrice italiana trasferitasi a Malta, e suo marito Christofer, un assicuratore statunitense, hanno finanziato, per la prima volta, l’idea di una nave privata per il primo soccorso dei migranti in difficoltà .
La donna, da sette anni nell’isola del Mediterraneo, racconta di aver solo risposto all’appello lanciato da Papa Francesco in visita a Lampedusa, l’otto luglio di un anno fa: “Guardando dritto nella telecamera – ricorda Regina – diceva che tutti quelli che hanno la possibilità di aiutare i migranti dovevano farloâ€.
Così la coppia ha dato vita alla Moas, acronimo di “Migrant offshore aid station”, che sarà operativa già dal prossimo mese. Regina e suo marito hanno acquistato in Virginia la Phoenix, poi ribattezzata Phoenix 1: un’imbarcazione di quarantatré metri ora attrezzata con droni e personale specializzato per poter intercettare le carrette del mare in difficoltà .
Il tutto con grande professionalità perché la nave del Moas utilizzerà due droni Schiebel S-100 camcopter per localizzare in tempi record i gommoni in avaria e i migranti bisognosi di cibo, coperte e acqua.