Pedofilia, la Russia introduce la castrazione chimica
La Russia introduce la castrazione chimica ai pedofii. Il parlamento russo ha approvato una legge sulla pedofilia in prima lettura.
Da ora chiunque sia trovato colpevole di crimini sessuali contro i bambini sotto i 14 anni sarà sottoposto alla castrazione chimica, mentre i molestatori recidivi subiranno l’ergastolo.
In base alla nuova legge, la decisione d’effettuare una castrazione chimica obbligatorio sarà presa in seguito ad un esame di uno psichiatra forense su richiesta del tribunale, che può anche provvedere ad altre misure mediche, ha spiegato all’Itar-TASS il deputato Dmitry Vyatkin.
La legge cancella anche le sentenze sospese o rimandate per quanti sono stati riconosciuti come colpevoli di crimini sessuali contro minori di anni 14. Da questo momento essi possono chiedere uno sconto di pena solo dopo aver scontato almeno l’80% della loro detenzione.
La nuova legge risponde alle crescenti preoccupazioni della popolazione riguardo le violenze sessuali contro i minori nella società russa. Il deputato di “Russia Unita” Tatyana Yakovleva sostiene che il numero di crimini sessuali contro i minori è cresciuto di venti volte dal 2005.