Piccole dee orientali
Spesso si pensa alle divinità come entità incorporee e spirituali, ma nel mondo alcune di loro vivono e respirano. Di chi stiamo parlando? Sono le Kumari – Dee viventi degli Hindu – giovane ragazze ritenute l’incarnazione della Dea induista del potere e della distruzione.
Kali è innanzitutto una Dea attiva, una magnifica forza femminile. È importante sottolineare che nel pensiero religioso e filosofico induista gli esemplari del maschile e del femminile si presentano in modo per molti versi opposto: al maschile e agli Dei maschi appartiene la passività , mentre la funzione attiva, espressiva, appartiene al femminile e alle Dee.
Le leggende sulla nascita della Kumari e sul perché una bimba sia onorata sono numerose ed hanno origine antichissime. Una di queste narra che durante il regno di Jayaprakasha Malla (1735-1768) una vergine della famiglia buddista Shakya proclamò di essere posseduta da Durga (divinità femminile). Il re non la credette, e anzi la bandì dal suo regno. Subito la regina fu presa da convulsioni.
Il re, interpretando questo come un segno del suo errore, richiamò la ragazza e decretò che la si venerasse come Durga, la Dea. Il criterio di selezione della fanciulla è molto particolare ed è adottato da otto saggi: tra sacerdoti buddisti ,uno reale ed infine un astrologo reale. Si richiede che vengono riscontrate “32 perfezioni†come ad esempio gli occhi neri, denti regolari e molto altro ancora.
Inoltre si richiede che non ci siano difetti fisici, che sia bella, che non abbia subito perdite di sangue e non abbia ferite o cicatrici. Deve, infine, superare una prova caratteriale, in cui deve dimostrare di non provare paura, di non piangere, di essere calma e serena. Il caso delle “dee bambine†in Nepal è un esempio di tradizione culturale e religiosa che viene tramandata nei secoli. Può non essere condivisa da tutti, soprattutto oggigiorno, per diversità culturale. Ma è pur sempre la somma di antiche culture orientali, che indentifica e caratterizza quei luoghi offrendoci esperienze mistiche e magiche lontano dal nostro costume.
A cura di Elisa Costanza