Rapporto Coop: “Gli italiani rinunciano” alle spese accessorie e non solo
Il tradizionale rapporto sui consumi della Coop s’intitola «L’Italia della rinuncia».
Il simbolo di questa rinuncia a mangiare fuori dalle quattro mura domestiche – secondo gli esperti di largo consumo di Coop – a ben vedere sarebbe rappresentato anche dalle presenze in picchiata nei nostri vituperati stadi di calcio.
Gli abbonamenti per la stagione calcistica sono in picchiata, non solo per l’onnipresenza della televisione che induce spesso a preferire il divano di casa oppure per la qualità decisamente al ribasso degli interpreti dello sport che più amiamo, ma anche per via delle cosiddette spese accessorie come il panino e la birra da consumare sugli spalti e che spesso costano un occhio della testa.
Secondo il rapporto Coop c’è sempre più la tendenza alla convivialità nelle sole ed esclusive mura di casa – o anche – mediante i contorni virtuali dei social network come Facebook dove – rileva lo studio – gli italiani passano circa cinque ore al giorno.
Il 43% delle famiglie italiane non riesce a sostenere spese impreviste di 800 euro. Il 70% non è contento della propria situazione economica. Il 24% dei giovani non lavora e studia. L’83% non fa acquisti di abbigliamento se non durante il periodo di saldi. Il 21% non riesce a riscaldare adeguatamente l’abitazione. Sesto: Il 14% non riesce a pagare affitti, mutui e bollette.