Selene Biffi, la maestra di Kabul

maestra di kabulSelene Biffi, classe 1982, ha una laurea in Bocconi e master in Francia, a Dublino e Harvard.

Il suo percorso come imprenditrice sociale inizia anni fa quando a 22 anni apre la sua primastartup. Inizia a lavorare per le Nazioni Unite a Kabul, con il compito di realizzare un sussidiario per i bambini delle zone rurali.

Poi iniziò con i fumetti – molto più incisivi in una realtà come quella afghana, in cui sette persone su dieci sono analfabete -, tornata in Italia fonda Plain Ink, una onlus che insegna a bambini e comunità come trovare soluzioni per i problemi locali.

Sperimentò la dura realtà locale, gli attentati dei talebani, l’evacuazione da Kabul dove un attacco aveva ucciso sei impiegati Onu, lasciandone feriti nove. Il suo nuovo progetto realizzato è in Afghanistan: l’apertura di una scuola per cantastorie presso la Fondazione per la Cultura e la Società Civile di Kabul, grazie ai fondi di Rolex, che l’ha selezionata tra le cinque iniziative imprenditoriali più interessanti tra quelle sostenute da giovani in tutto il mondo, e al sostegno della The Only Brave Foundation, l’organizzazione no-profit del patron di Diesel Renzo Rosso. Adesso, l’uscita di un libro.

Selene Biffi racconta come ha costruito una scuola fatta di fango e speranze a Kabul tra diffidenze e attentati. Con uno stile schietto e diretto traccia un ritratto realistico della Kabul odierna, lontano da green zone e militari, tra passato e voglia di futuro

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