Sexting, vittima un adolescente su quattro
In Italia un adolescente su quattro (il 25,9%) ha confessato di essere stato vittima di sexting, ovvero di aver ricevuto sms/mms/video a sfondo sessuale.
Secondo i dati dell’Università degli Studi di Milano, le ragioni che spingono gli adolescenti all’invio di materiale pornografico sono per lo più la burla (11,1%), il desiderio di emulazione dei propri amici (8,6%) e per provocare imbarazzo (4,6%).
Ma cos’è il sexting?
Come si legge su Wikpedia, il termine sexting, crasi delle parole inglesi sex (sesso) e texting (inviare SMS) è un neologismo utilizzato per indicare l’invio di messaggi sessualmente espliciti e/o immagini inerenti al sesso, principalmente tramite telefono cellulare, ma anche tramite altri mezzi informatici.
Il sexting è divenuto una vera e propria moda fra i giovani, e consiste principalmente nello scambio di messaggi sessualmente espliciti e di foto e video a sfondo sessuale, spesso realizzate con il telefono cellulare, o nella pubblicazione tramite via telematica, come chat, social network e internet in generale, oppure nell’invio di semplici MMS. Tali immagini, anche se inviate a una stretta cerchia di persone, spesso si diffondono in modo incontrollabile e possono creare seri problemi alla persona ritratta nei supporti foto e video.