Sicilia: La “Terra della vite e dell’ulivo”

ulivoLa Sicilia è stata da sempre il cuore della civiltà mediterranea e quindi brama, con tutta se stessa, il riconoscimento di “terra della vite e dell’ulivo”, che dall’antichità rende attuali le leggende secondo cui la vite germogliò per la prima volta nell’Isola dalle lacrime di Dionisio assetato. Nacque così il vino, nettare degli dei, donato agli uomini per confortare le loro fatiche allietare i loro sensi.

A tramandare l’antica vocazione per la coltura della vite, furono i coloni greci, giunti a Naxos, che per primi si dedicarono alla cultura della vite, dando inizio alla produzione deivini siciliani. I Fenici, abili navigatori e mercanti di razza, fecero dei vini siciliani uno dei prodotti più importanti per gli scambi commerciali di quell’epoca. Il Marsala ed il Moscato, prodotti nelle storiche Cantine Siciliane, ne sono ancora oggi testimonianza. In Sicilia, infatti, l’uva rappresenta una delle risorse di maggior rilievo, per qualità e quantità: la sua coltivazione sta rendendo l’isola famosa in tutto il mondo.

Oggi la vendita di vini siciliani ha raggiunto un volume d’affari di centinaia di milioni di euro. I vini siciliani rappresentano il punto di forza dello sviluppo del settore agro-alimentare della Sicilia divenuta la regione italiana con il più elevato patrimonio vitivinicolo nazionale, seguita dalla Puglia, e dal Veneto.

La Sicilia, per condizioni climatiche, temperatura mite, terre collinose, leggera brezza di mare e sole acceso, manifesta qualità che risultano ideali per la crescita della “vite” e la rendono, senza dubbio alcuno, l’isola del vino.

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