Il racconto dell’orrore: “Costretta ad abortire, il feto gettato nel wc”
E’ una storia che fa male alle orecchie e al cuore quella di una giovane donna – 22 anni appena – fatta oggetto di terribili violenze fisiche e psicologiche, e che ha portato nei giorni scorsi all’arresto di 13 persone implicate in un giro di sfruttamento della prostituzione. La giovane, di origini rumene, dopo essere rimasta incinta in seguito ad uno dei tanti rapporti con un clienti è stata costretta ad abortire dai propri sfruttatori.
Il tutto è avvenuto all’interno di una camera d’albergo di Pescara dove la ragazza è stata prima picchiata e poi costretta con la forza ad assumere un farmaco gastro-protettore in dosi massicce che ha messo a repentaglio la sua stessa vita. Il feto è stato gettato nel wc della stanza e poi rinvenuto dagli agenti di polizia che si sono occupati della vicenda.
A rendere possibile la risoluzione del caso e l’arresto dei colpevoli è stata la stessa vittima che si è presentata spontaneamente in procura per raccontare il suo dramma.
Una storia difficile, una storia di forza, una storia di ribellione ad un sistema malato, cattivo, becero. La denuncia rimane l’unica alternativa possibile per fermare il mostro che spesso si cela dietro alcune persone.