Violenza sulle donne: uccisa delegata sindacale
Ancora una donna vittima della violenza maschile. L’assassino era l’ex marito. L’ha uccisa sotto gli occhi dei due figli, in casa sua, con una violenza cieca, efferata. L’ha accoltellata fino all’ultimo respiro.
La vittima, Carmela Morlino, 35 anni, originaria di San Giovanni Rotondo, in Puglia, era una dipendente della ItalScania, azienda commerciale di Trento, dove recentemente era stata eletta come delegata sindacale della Cgil.
Nonostante le ripetute denunce della donna e le misure restrittive comminate all’ex marito per episodi di violenza domestica, ancora una volta una donna è rimasta vittima della cieca violenza di un uomo.
Secondo il Ministero degli Interni dopo un anno e mezzo dall’entrata in vigore della legge 119/2013 sul femminicidio, che ha inasprito le misure contro la violenza di genere e lo stalking, i reati di maltrattamenti in famiglia o verso minori sono passati da 11.991 a 12.125, e in otto casi su dieci la vittima è di sesso femminile.
Cosa fare allora per fermare questa violenza cieca e sorda insieme? Come reagire a tanta barbarie? Le leggi – abbiamo visto – non sono sufficienti, non fermano nulla. Ci vuole testa, ci vuole coraggio, ci vuole voglia di fare qualcosa per davvero e non relegarla ai proclami. Ci vogliono azioni, non più parole sia dette che scritte. AZIONI!!